Lago maggiore
home > itinerari > itinerari naturali > vallemaggia: tante sorprese per tutta la famiglia

Vallemaggia: tante sorprese per tutta la famiglia

Siamo in territorio elvetico, più precisamente in quella parte meridionale del Canton Ticino che incontra le sponde del Lago Maggiore. Infatti proseguendo a nord da Locarno in direzione Cevio, di cui ne è capoluogo, ci imbattiamo in una delle valli più affascinanti della zona, la Vallemaggia, valle che confina a ovest con l’italiana provincia del Verbano-Cusio-Ossola. Qui la massima altezza è raggiunta dal monte Basodino (3.274 m), con l'omonimo ghiacciaio, ed il fiume principale è la Maggia, che dà nome alla valle.

La Vallemaggia offre al visitatore un territorio ricco di testimonianze di un mondo antico che vive ancora nei costumi delle genti. Perle architettoniche di rara bellezza ricordano la devozione del popolo e le fortune di alcuni emigranti tornati signori. La Vallemaggia ha attirato i popoli da tempi lontanissimi: i liguri, forse, ben 2400 anni orsono. La necropoli romana di Moghegno è la prova di una popolazione fissa sin dai primi secoli dell’era cristiana.

Nel corso dei secoli la popolazione della Vallemaggia ha vissuto di un’economia di sussistenza basata sulla campicoltura e la pastorizia. Il nomadismo verticale, seguendo il corso delle stagioni, ha permesso di sfruttare appieno le risorse di questo territorio avaro. Ad inizio Novecento venne inaugurata la ferrovia Locarno-Bignasco, detta Valmaggina, ma la Valle rimase ancora a lungo isolata tanto che per decenni la migrazione rappresentava spesso l’unica alternativa ad una vita fatta di sacrifici e fatiche quotidiane.

Qui sicuramente la natura fa da regina. Ripide pareti di roccia e dolci acque cristalline caratterizzano la valle, un territorio verde e ricco di contrasti. Dal ghiacciaio del Basodino sino alle spiaggette di Avegno il fiume Maggia attraversa un paesaggio in cui la natura è rigogliosa. Risalendo la valle il visitatore abbandona le sponde del Lago Maggiore e si immerge in un mondo alpino. Dalla pianura alluvionale del fondovalle alle impervie montagne che sovrastano ed alimentano il fiume è possibile apprezzare una natura splendida, affascinante ed a tratti grandiosa.

I muri a secco, preziosa testimonianza di un mondo contadino antico, costituiscono un elemento essenziale per la biodiversità. La Vallemaggia è caratterizzata da una ricchezza ed una diversità di ambienti e di specie estremamente elevata. Nella sola zona alluvionale, dalla vegetazione pioniera dei greti e dei boschi golenali a quella propriamente acquatica, sono state individuate circa 600 specie di piante tra cui diverse specie rare e minacciate; corrispondenti ad 1/4 della flora svizzera. I tanti animali qui presenti e le numerose specie selvatiche quali il camoscio, la marmotta, la volpe e l’aquila possono essere un lieto incontro per adulti e bambini. Settecento chilometri di sentieri formano una fitta rete che permette di scoprire a piedi l’intera Vallemaggia.

La Valle è caratterizzata da un’eterogeneità enorme: tra il villaggio situato più in basso (Avegno, 299 m.s.l.m.) e quello più in quota (Bosco Gurin, 1507 m.s.l.m.) vi sono ben 1208 metri di dislivello! Proprio Bosco Gurin non solo è il comune ticinese più alto ma è anche l’unico villaggio Walser del Cantone. In questo pittoresco paesino, fondato nel 1253, ancora oggi nelle vie del paese tra le caratteristiche abitazioni in pietra e legno si parla il “Ggurijnartitsch”, un antico idioma di origine germanica che ha saputo conservarsi pressoché immutato nel corso dei secoli.

A poca distanza da questa perla sospesa nel tempo vi è uno dei più grandi dissesti geologici d’Europa: la frana di Campo. 200 milioni di metri cubi è l’inquietante volume di questa minaccia naturale che nel corso degli ultimi 100 anni ha causato uno spostamento orizzontale della chiesa del paese di 30 metri ed uno verticale di 6,5. Visitatela, sarà sicuramente un’esperienza indimenticabile!

Galleria foto Vallemaggia: tante sorprese per tutta la famiglia