Il Parco Nazionale della Val Grande, a due passi dal Lago Maggiore, è l'area selvaggia più vasta d'Italia. Dista pochi minuti in auto da Verbania, capoluogo della provincia del Verbano-Cusio-Ossola, e dalle sponde del Lago Maggiore, mentre la distanza da Milano è di ca. 100 km. Si tratta di una vallata unica, fuori del mondo, dominata dal silenzio, dove la natura è regina. Un santuario dell'ambiente, da frequentare con rispetto assoluto.
La storia del Parco Nazionale Valgrande
L'istituzione della Val Grande come Parco Nazionale risale solo al 1992, anno in cui venne finalmente dato giusto riconoscimento all'importanza di quest'area, 15.000 ettari di querce, faggi, ed ontani, uno dei territori più incontaminati dalla civilizzazione e mantenuto allo stato selvaggio. Il vasto territorio include le valli minori dell'Ossola, della Val Vigezzo e del Lago Maggiore, e solo recentemente sono stati presi provvedimenti di protezione. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, periodo in cui l'intera zona dell'Ossola divenne terra di Resistenza e di partigiani, per circa 40 anni (1950-1980) l'area oggi protetta fu praticamente abbandonata e completamente ignorata. In realtà l'uomo ha abitato la Val Grande fin dalla preistoria, come testimoniano le incisioni rupestri (una di esse è divenuta logo del Parco).
La Val Grande ed il Parco
Oggi la Val Grande è una zona a misura d'uomo e può essere visitata soltanto a piedi, a causa della difficile accessibilità dei suoi sentieri. Il territorio forma come un gigantesco cuore con un lato, il destro (corrispondente alla Val Pogallo), più piccolo rispetto al sinistro. Quest'ultimo, l'occidentale, è caratterizzato dal torrente San Bernardino, ed è delimitato dalla catena dei Corni di Nibbio che include il famoso Pizzo Faiè.
Verso sud sono da segnalare Cicogna (la piccola "capitale" della Val Grande e suo principale punto di accesso per chi proviene da Verbania e da Milano) ed il Monte Zeda (che dai suo 2156 metri domina il Lago). Da questo punto in poi le montagne si stemperano in cime più dolci e meno impervie.
Le aree verdi del parco sono composte in realtà per metà da pascoli e solo per l'altra metà da boschi (le specie vanno dal rovere al tiglio alla betulla al salice), mentre dal punto di vista faunistico sono presenti il camoscio, il capriolo, la volpe, il tasso, la donnola, il riccio, la faina, la lepre, la marmotta, i roditori e l'aquila.
La visita al Parco Nazionale della Val Grande
Molti i progetti legati al Parco Nazionale, che ha la sua sede ufficiale a Vogogna: dai sentieri ai Centri visita (come quelli di Cicogna ed Intragna) fino ai musei (come il Museo dell'Acqua, Acquamondo, a Cossogno) ed alle iniziative educative ambientali dedicate ai più piccoli. Per chi vuole addentrarsi nel wilderness, è sempre consigliato rivolgersi alle Guide Ufficiali del Parco, senza addentrarsi da soli nel cuore della Val Grande. La natura selvaggia dei luoghi cela pericoli inaspettati per i non esperti. Ma per chi si avvicina con rispetto, la Val Grande dona spettacoli magnifici: dalle viste ineguagliabili che spaziano dal Monte Rosa al Lago Maggiore, agli incontri ravvicinati con la fauna e la flora del parco.
Galleria foto Parco Nazionale della Val Grande
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