Villa San Remigio, delimitata a sud dall'omonima chiesetta del XII secolo a cui deve il suo nome, sorge sul colle della Castagnola a Pallanza, a nord dai giardini di Villa Taranto, in una posizione incantevole che offre una splendida vista sul Lago Maggiore. L'edificio è circondato da un prato rigoglioso, ricco di fiori, di alberi maestosi, di essenze rare, di piacevoli angoli animati da antiche sculture, da pregevoli decorazioni e ornamenti.
La Villa, risalente ai primi anni del Novecento, ha una storia romantica e suggestiva: era stata edificata per incarnare la rappresentazione concreta del sogno d'amore tra il marchese Silvio della Valle di Casanova, poeta e musicista napoletano, e la pittrice irlandese Sofia Browne. I due sposi avevano voluto realizzare un sogno di gioventù trasformando in villa il vecchio chalet fatto costruire dal nonno e creando nel parco un luogo dove arte e natura potessero fondersi liberamente in un'unica, armoniosa, soluzione.
Impreziosito da terrazze a prato delimitate da specie esotiche, il parco propone una diversità di ambienti capace di sintetizzare la storia dei giardini nel tempo. L'orto medievale lascia spazio al frutteto, attraverso scorci mozzafiato sul lago, scalinate e stretti passaggi che immettono nel giardino delle Ore, piacevole ricordo del tempo trascorso, in quello della Letizia, gioioso omaggio alla felicità, in quello della Mestizia, che con le sue ombre richiama la malinconia, in quello delle Memorie, emblema della nostalgia per il tempo già passato ed infine in quello dei Sospiri, che ha al centro l'esedra a mosaico con sette nicchie ornate da statue di divinità mitologiche.
L'Hortus Conclusus, che ospita la Chiesetta di San Remigio, è un ambiente appartato e silenzioso che induce al raccoglimento. Il parco fu realizzato in sei anni, dal 1910 al 1916, grazie al sapiente lavoro di trenta giardinieri. I proprietari decisero poi di aprirne i cancelli al pubblico, solo in orari prefissati e a pagamento, devolvendo poi il ricavato in beneficenza. Tale lodevole iniziativa durò fino al 1929. Attualmente i giardini sono invece visitabili durante i fine settimana primaverili ed estivi con visita guidata della durata di circa due ore.
Le facciate sono in stile barocco lombardo come evidenziato dalle considerevoli dimensioni del cornicione e dalle finestre sormontate da timpani triangolari e curvilinei. Elemento distintivo della Villa sono le balconate: poste a nord-est e a sud-est, sono sorrette da una galleria in roccia con porticato avente funzione di giardino d'inverno. La pianta dell'edificio è articolata, caratterizzata da ampi saloni ornati da portali, cornici, camini, soffitti lignei e ricchi arredi che ospitano attualmente gli uffici della Provincia del Verbano-Cusio-Ossola. Le sale più importanti sono quella d'armi e quella della musica, dove vengono di solito celebrati i matrimoni civili; attorno al salone principale sono ubicate invece la saletta gotica e lo studio umanistico.
Tra gli altri edifici che costituiscono il complesso di Villa San Remigio vanno citati: lo "studio d'arte", costruito nel 1896 in stile medievaleggiante, le scuderie, la portineria in stile settecentesco e la cappella di famiglia, edificata nel 1898 sulla scogliera. Ospiti illustri della villa furono, tra gli altri, Gabriele D'Annunzio e il pittore futurista Umberto Boccioni, i cui ultimi quadri ritraggono proprio i paesaggi del lago. All'interno della Villa è possibile celebrare il matrimonio civile, contattando il Comune di Verbania.
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