La statuaria mole della Torre di Velate giganteggia sull'omonimo paese, località tranquilla già abitata in epoca romana, come testimoniato da vari ritrovamenti e dalla stessa Torre. I suoi ruderi sono visibili appena fuori dall'abitato, nei pressi del cimitero. La torre costituisce un punto fermo nel paesaggio collinare dei dintorni di Varese e, per la gente del luogo, ha un alto valore simbolico.
La Torre di Velate nella storia
La possente Torre di Velate fu edificata intorno al secolo XI sulle alture dominanti la strada per il lago Maggiore. Venne eretta a scopo difensivo, al fine di proteggere la parte sud della cinta di Velate (il cosiddetto "Castrum de Vellate", un borgo fortificato fin dall'epoca tardoromana). La torre venne parzialmente distrutta nel XII secolo, durante la guerra tra i Visconti di Milano e i Torriani di Como, la stessa che segnò la fine di Castel Seprio. Del poderoso quadrilatero originario, alto 25 metri, è rimasto un intero lato, reso più resistente dal corpo della scala che gli è solidale, e parte di un altro. Grazie alle finestre monofore strombate che si aprono nella muratura di pietra spaccata sappiamo che la Torre originaria era costituita da cinque piani. Nel 2003 furono resi pubblici i risultati delle indagini archeologiche condotte sulla Torre a partire dal 2001, tali studi sono stati possibili grazie al sostegno della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia, in collaborazione con il Centro Culturale e il Circolo Famigliare di Velate e la delegazione FAI di Varese.
All'interno della torre sono stati individuati il tratto di fondazione meridionale originario e un pilastro portante in pietra posto al centro della torre. Tale scoperta ha consentito di formulare nuove ipotesi sulla tecnica costruttiva dei piani pavimentali. È stato infine portato alla luce uno strato con evidenti segni di incendio che coincide probabilmente con la devastazione del XII secolo: qui gli archeologi hanno recuperato alcune monete d'argento coniate dalla Zecca di Milano; esse furono quasi certamente utilizzate durante la breve età comunale della Torre. Se la vita dell'edificio come baluardo militare termina agli albori del Basso Medioevo, approfondite ricerche ci informano sulla sua conversione agricola (circoscrivibile ai secoli XIII e XIV ) per mezzo di vigneti a terrazzamenti dell'area circostante. Altri ritrovamenti tra cui monete sforzesche e frammenti ceramici testimoniano infine la vitalità del sito di Velate almeno fino al 1600.
Visite alla Torre di Velate
Attualmente la Torre è gestita dal FAI (Fondo per l'Ambiente Italiano). Normalmente non è aperta al pubblico, ma è possibile prenotare l'ingresso o la visita guidata. La torre è comunque perfettamente visibile dall'esterno della proprietà. Giungendo da Varese bisognerà seguire la strada per Laveno. Dopo pochi chilometri si arriverà a Masnago: da qui sono presenti numerosi cartelli indicatori che permetteranno di individuare facilmente il sito. In prossimità della Torre è possibile lasciare l'auto in un posteggio pubblico.
Galleria foto Torre di Velate
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