Sull’Isola Bella è stato edificato nel corso del secoli Palazzo Borromeo, un edificio sontuoso e fiabesco: gli splendidi giardini all’italiana all’esterno, il susseguirsi di sale riccamente arredante all’interno rappresentano un irresistibile richiamo per i turisti.
I lavori vennero avviato da Carlo III Borromeo (1632) che li affidò alla all'ingegnere milanese Angelo Crivelli, coadiuvato da altri artisti quali Pietro Antonio Barca e Francesco Maria Ricchino. Verso la metà del secolo il cantiere subì una battuta d’arresto a causa dell’epidemia di peste che imperversava nel Ducato di Milano. Soltanto negli ultimi decenni del Seicento i lavori ripresero con rinnovato entusiasmo grazie al figlio di Carlo, Vitaliano VI.
In realtà però il Palazzo potrà considerarsi terminato solo nell'immediato dopoguerra, allorché Vitaliano X (1892-1982) farà completare la facciata settentrionale, il grande molo all'estremità superiore dell'isola e soprattutto porterà a compimento la costruzione del Salone sulla base dei disegni e del grande modello ligneo realizzato nel 1871.
L’aspetto che si voleva dare all’isola, ossia un vascello sulle acque del lago, fu perseguito e portato a compimento nonostante il protrarsi dei lavori: il complesso dell’Isola Bella (costituito dal Palazzo e dagli incantevoli giardini all'italiana) si presenta infatti elegante ed armonioso nel suo insieme.
Il palazzo è stato edificato sulla punta nord-occidentale dell'isola ed è caratterizzato da una facciata imponente lunga circa 80 metri al centro della quale il salone d’onore si sviluppa come una sporgenza curvilinea occupando in altezza ben due piani. La struttura si estende poi verso il centro dell’isola perpendicolarmente a questa porzione assumendo nell’insieme la forma di una T.
Le sale principali sono tutte al primo dei quattro piani che costituiscono l’edificio e si snodano attorno al Salone, la cui copertura a cupola e le decorazioni sono state ultimate, sulla base del progetto originale, solo tra il 1948 e il 1959.
Il piano nobile, ambiente deputato al ricevimento e alla rappresentanza, ospita la neoclassica sala da ballo, detta anche "Sala delle Colonne", la "Sala della musica" che deve il nome ai preziosi strumenti musicali esposti, la "Sala delle Medaglie", dove vengono conservate dieci medaglie in legno dorato rappresentanti gli avvenimenti più importanti della vita di San Carlo Borromeo. Sempre su questo piano si trova la Galleria degli Arazzi dove vengono custoditi sei preziosi arazzi di manifattura fiamminga del '500: la sua copertura a botte è decorata da rosoni d'oro su fondo bianco. Anticamente, per lo svago di proprietari e ospiti, vi era anche un teatro, in seguito distrutto, dove venivano rappresentate commedie e drammi.
Molto interessanti, infine, le grotte artificiali (cui si accede attraverso una scala elicoidale seicentesca) decorate in modo da rievocare ambienti marini. In una delle sale è custodita una piroga preistorica, ritrovata ad Angera a fine Ottocento.
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