Il distretto dei laghi è noto per la bellezza del paesaggio, per la gastronomia di qualità e per i numerosi eventi che lo rendono una meta turistica internazionale. Una località di grande bellezza è Cannobio, antica città più volte insignita della prestigiosa bandiera arancione per l’elevato livello turistico.
Un momento di intensa emozione e di benessere che la vede protagonista è dato dalla tradizionale marcia dei Lanternitt che si svolgerà nella giornata di sabato 30 gennaio. La manifestazione, giunta alla 48° edizione, è tra gli eventi del Lago Maggiore più amati. I sempre numerosi partecipanti si ritroveranno, in un clima di grande festa, in Piazza Angelo Custode alle ore 17.30 e, accompagnati dalle note musicali del bandin, inizieranno il percorso verso Trarego.
Si tratta di un evento estremamente suggestivo che coinvolge centinaia di persone: giovani e meno giovani, muniti di lampade ad olio, camminano lungo il sentiero che unisce le due località, dando vita ad una scia luminosa che si staglia lungo la montagna immersa nella notte. Lo spettacolo che si gode è ricco di fascino e si ripete ogni anno, nell’ultimo sabato di gennaio.
Ma come è nata questa tradizione a cui aderisce con entusiasmo un numero sempre più alto di partecipanti? Verrebbe da iniziare il racconto dicendo: “Narra la leggenda” ma, in realtà, si tratta di una storia vera, iniziata il 7 gennaio del 1969. Quella sera, terminata la processione della Santissima Pietà di Cannobio, alcuni amici del gruppo Zabò stavano gustando la tradizionale Cena delle Luganeghe quando uno di loro, Bagola, se ne uscì dicendo: “u sares bel andà a Vigiona a peè col lanternin ″ (non sarebbe bello andare a Viggiona a piedi, col lanternino), a piedi, nella notte. La proposta fu accolta con passione dal gruppo di amici che non se lo fecero dire due volte e fu così che nacque, in modo assolutamente spontaneo, la marcia dei Lanternitt. Gli Zabò percorsero la distanza che li separava da Viggiona illuminando il sentiero con le antiche lanterne e, giunti alla meta, consumarono un ristoratore pasto caldo. Quando tornarono a Cannobio, sul Lago Maggiore spuntava l’alba e forse nessuno sapeva ancora che era nata una tradizione destinata a rinnovarsi con sempre maggiore successo.
Oggi l’arrivo è a Trarego e, anche se la consuetudine prevede la camminata sulla mulattiera, sono molti i partecipanti che si uniscono ai festeggiamenti giungendo in auto. La musica della banda, il buon vino e l’ottimo cibo attendono tutti gli appassionati a questo evento, organizzato dall’associazione culturale degli Zabò.
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Gen16
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