La leggenda racconta che molti secoli orsono nella piccola cittadina di Stresa viveva una bella famiglia felice.
Padre e madre erano due contadini operosi, le cui giornate si dividevano tra i lavoro nei campi e la cura di casa e affari. La loro figlia maggiore, Letizia, era una fanciulla di rara bellezza, dolce e generosa. C’erano infine due gemellini: piccoli ometti che, con scherzi e scaramucce, mantenevano allegra l’atmosfera della loro casa. Vivevano vicino al Lago Maggiore, e sembrava che nulla potesse turbare la loro quiete familiare.
La vita, tuttavia, è imprevedibile, e la tragedia era dietro l’angolo.
Dopo un’estate particolarmente secca e infruttuosa, un inverno gelido si abbatté su Stresa. Il cibo in casa ormai scarseggiava da tempo, e quel poco che si riusciva a racimolare veniva diviso tra i più piccoli e la giovane ragazza. La madre, debole e infreddolita, si ammalò e nell’arco di una notte morì. Il tempo continuò ad essere inclemente e la situazione della famiglia non accennava a migliorare. Il padre era disperato, era suo dovere badare alla famiglia, trascorreva le notti in bianco in cerca di una soluzione.
All’epoca Stresa era anche dimora di un ricco signorotto, per lui il clima non era stato causa di sciagure, tuttavia, in quelle fredde notti sentiva tanto la mancanza di una giovane donna che riscaldasse il suo letto.
Egli era un uomo di orribile aspetto e pessimo carattere, noto per le cattiverie che riversava addosso alla sua servitù.
Un giorno, passeggiando sulle sponde del lago si era imbattuto in Letizia, e subito se ne era invaghito. Aveva indagato su di lei e presto era venuto a conoscenza della terribile disgrazia che affliggeva la sua famiglia. Tuttavia Il signorotto vide in quella tragedia un’occasione per far fortuna e in una notte particolarmente gelida si recò dal padre della giovane per proporre un affare. Il Signorotto offriva cibo, coperte calde e tutto ciò che potesse servire al sostentamento della famiglia, in cambio però doveva avere la mano di Letizia. Il padre, a sentir la proposta, si offese e adirato cacciò via quell’uomo spregevole. Come osava avanzare una proposta tanto meschina?
Il signorotto andò via, certo che presto o tardi avrebbe ottenuto ciò che desiderava.
I giorni passavano in fretta e tutti uguali, la situazione peggiorò, anche i gemellini si ammalarono.
Il padre era ormai preda della disperazione e del panico. Letizia non poteva sopportare la vista del babbo dilaniato dall’angoscia e gli propose di accettare l’offerta del signorotto, ma gli fece anche giurare di riscattarla appena ne avesse avuto la possibilità. Il padre non poteva credere alla sue orecchie, era tormentato dalla tentazione e dalla paura. Alla fine, dietro le molte insistenze della figlia, accettò.
Letizia andò a vivere nel castello del signorotto e la famiglia iniziò a ricevere i primi aiuti.
Ma la giovane fanciulla, per quanto generosa e propensa al sacrificio, non tollerò a lungo le angherie di quel padrone e scappò via. Trovò riparo in una caverna tra le montagne che circondano Stresa e pianse, pianse e pianse. Pensava alle disgrazie che le erano capitate, alle torture che aveva subito dal signorotto e alle ritorsioni che avrebbero subito il padre e i fratellini a causa della sua fuga. La paura la paralizzava e non riuscì mai a mettere piede fuori da quel riparo che aveva trovato.
Trascorse molto tempo in quella caverna, senza mai uscire alla luce del sole. I suoi lamenti erano tanto forti che chi passava di lì inizio a credere che nelle viscere della montagna viveva un fantasma. I cittadini di Stresa, terrorizzati, iniziarono a portare offerte di cibo per comprare i favori di quell’essere.
Letizia, per sopravvivere, nottetempo usciva a raccogliere le offerte e fu così che riuscì a sopravvivere.
I suoi lunghi capelli, senza godere dei raggi del sole, pian piano divennero bianchi e la sua pelle, continuamente avvolta dalle tenebre, pian piano si scurì. Senza poter parlare con anima viva, il suo cuore si raffreddò e senza rendersene conto Letizia divenne davvero quel fantasma che i cittadini di Stresa temevano.
Poco si sa circa le sorti che toccarono alla famiglia di Letizia e al signorotto ma si racconta che alle pendici delle alture di Stresa, nelle notti gelide, si sentono ancora i lamenti di quella triste ragazza fantasma.
in Cantastorie
Mar08
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