Sabato 2 luglio, durante una visita guidata organizzata dai comuni di Cannero, Cannobio e la famiglia Borromeo, per festeggiare la riottenuta bandiera Blu, sono stati annunciati i lavori di restauro dei Castelli di Cannero che avranno inizio a settembre e andranno avanti fino al 2019.
Già si è intervenuto, negli anni precedenti, sui manieri per metterli in sicurezza.
Da settembre, invece, inizierà la fase destinata a rendere fruibile al pubblico una parte del complesso, nel rispetto della sua storia e dell’ambiente.
La volontà è di riuscire ad ultimare il tutto entro il 2019, anno importante per questi Castelli. “Sarebbe una bellissima occasione poter riaprire al pubblico festeggiando i 500 anni della ricostruzione dei Castelli diventati intanto museo di se stessi” ha dichiarato il sindaco di Cannobio, Giandomenico Albertella.
Soffiare su 500 candeline non è da tutti.
Costruiti fra il XI secolo e il XII secolo, verso la fine del XIV secolo vi abitarono i fratelli Mazzardi, originari di una frazione di Cannobio. A loro strappati dai Borromeo, fedeli feudatari del Papa, furono riedificati nel XV secolo, quando per difendere il territorio dalle minacce svizzere, i Borromeo ne fecero il baluardo difensivo del Verbano. Da rifugio dei Mazzardi a fortezza dei Borromeo.
E ora?
Il restauro dei Castelli di Cannero
Ottenute tutte le autorizzazioni dalla Soprintendenza, si procederà con lavori “non invasivi”.
Attraverso maestranze specializzate di rocciatori, si procederà con un restauro evitando le impalcature. Uno dei primi interventi riguarderà la fortezza dell’isola maggiore dell’arcipelago della “Malpaga”. Quello successivo è previsto sull’isola della prigioni.
Nel progetto dell’architetto Salvatore Simonetti, una parte dell’edificio del castello sarà destinata a residenza privata (come per diverse proprietà dei Borromeo) e l’altra sarà pubblica.
Sarà ripristinato l’antico accesso dal lato lombardo del castello, mentre il mastio, la torre principale, sarà sede di un nuovo concetto di “museo”, in cui l’equilibrio tra natura e opera umana, tra lago e costruzioni, tra gli elementi che identificano il paesaggio, quali pietra e acqua, suggerirà quello scorrere del tempo che l’eterno presente della natura scrive in maniera unica in ogni luogo.
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Lug23
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